- O2rope: novembrebre 2014
Operativita' degli impianti a fune
1. I termini previsti dal paragrafo 3.1 delle norme regolamentari di cui al decreto del Ministro dei trasporti 2 gennaio 1985, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 31 gennaio 1985, relativi alla scadenza di vita tecnica complessiva massima degli impianti a fune, non si applicano ai medesimi impianti che risultano positivi alle verifiche effettuate dai competenti uffici ministeriali secondo i criteri definiti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
2. Nelle more dell'emanazione del decreto ministeriale di cui al comma 1, gli impianti la cui vita tecnica, compresa l'eventuale proroga prevista dalle vigenti disposizioni di legge, non e' scaduta possono godere di una proroga di un anno, previa verifica della loro idoneita' ai fini della sicurezza dell'esercizio da parte dei competenti uffici ministeriali.
3. Possono godere dei benefici di cui ai commi 1 e 2 anche gli impianti la cui vita tecnica, compresa l'eventuale proroga prevista dalle vigenti disposizioni di legge, e' scaduta da non oltre due anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, previa verifica della loro idoneita' ai fini della sicurezza dell'esercizio, da parte dei competenti uffici ministeriali.
- O2rope: novembrebre 2014
Sbloccati i fondi Odi in provincia arrivano 105 milioni di euroIl Comitato paritetico potrà erogarli entro la fine del mese Poi dovrà predisporre i bandi per il 2013 e 2014
BELLUNO. Oltre 105 milioni di euro saranno erogati nelle prossime settimane ai comuni bellunesi. Dopo mesi di stallo i fondi per i comuni di confine sono stati sbloccati dal Comitato paritetico insediatosi il 24 ottobre. Il provvedimento coinvolge in tutto 15 Comuni e l’ente Provincia di Belluno che hanno presentato 33 progetti nel periodo tra il 2010 e il 2012.
La prima decisione presa dal Comitato paritetico che ha sostituito l’Odi è stata di chiudere i conti con le gestioni passate. Nella riunione del 24 ottobre, il Comitato ha stabilito di trasferire tutti i fondi residui alla tesoreria provinciale di Trento, l'organo deputato alla gestione tecnica della cassa, e renderli disponibili per l’erogazione nel più breve tempo possibile. Su un totale di quasi 242 milioni di euro, con la gestione precedente erano stati pagati solo 6 milioni 750 mila euro. Di questi, meno di 800 mila euro sono stati versati ai Comuni bellunesi.
A fare la regia dell’operazione, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Maria Carmela Lanzetta ha voluto una persona non solo di fiducia, ma che soprattutto conoscesse bene il territorio e ne fosse espressione diretta. La scelta è caduta sul deputato bellunese Roger De Menech, nominato il 23 ottobre alla presidenza del Comitato paritetico.
Il Comitato, per volontà del neo presidente, si è insediato il giorno successivo e ha avviato le pratiche per sbloccare i fondi pregressi. L’intesa, infatti, prevede che al Comitato sia affidato anche il compito di gestire i progetti approvati e finanziati nel periodo 2010-2012. Inoltre sono stati prorogati di quattro mesi i termini massimi per l’affidamento o il completamento dei lavori.
Nello specifico, i fondi da distribuire si riferiscono all’Intesa Veneto dell’anno 2010 che per i Comuni bellunesi vale circa 3,3 milioni di euro (di cui oltre 2,9 ancora da incassare); ai fondi Odi 2010 e 2011 per un ammontare di quasi 69 milioni nella nostra provincia (68,600 ancora da pagare) e ai progetti relativi al 2012 per 33,5 milioni di euro tutti da incassare. In tutto, la vecchia gestione Odi doveva versare nelle casse dei Comuni bellunesi oltre 105 milioni di euro.
I progetti presentati dai Comuni riguardano percorsi turistici, culturali e ambientali, il recupero di malghe ed edifici dismessi, la revisione degli impianti di risalita, la sistemazione di collegamenti stradali e il potenziamento delle reti e delle dotazioni della protezione civile per fronteggiare le emergenze.
Chiusa questa partita, il Comitato dovrà tornare a occuparsi della programmazione. I partner dovranno infatti definire il programma degli interventi e la ripartizione delle risorse finanziarie dal 2013 e cominciare a predisporre i bandi per il periodo 2013 e 2014.
In gioco ci sono complessivamente 80 milioni annuali, destinati tra l'altro a iniziative di edilizia scolastica, impiantistica sportiva, progetti culturali e sociali, collegamenti ciclabili e potenziamento dell'offerta turistica.
Il Comitato paritetico è frutto della nuova intesa voluta dal Ministro Lanzetta dopo la chiusura dell’Odi. L’intesa è stata siglata il 19 settembre tra i diversi partner, Regioni Lombardia e Veneto, Province Autonome di Trento e Bolzano, Province di Sondrio e Belluno, il Ministero dell'economia e delle finanze e il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre allo stesso Ministero per gli affari regionali
06 novembre 2014
www.corrierealpi.gelocal.it/ricerca?tags=fondi+odi
- O2rope: ottobre 2014
Da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre, il quartiere fieristico di Modena ospita la 21esima edizione di Skipass, salone del turismo e degli sport invernali. Organizzato da ModenaFiere, per migliaia di appassionati della montagna bianca Skipass è l’evento più atteso nel panorama fieristico italiano: la manifestazione di riferimento per gli operatori del turismo bianco e degli articoli sportivi, per gli sportmaker, le associazioni e le società di sport e tempo libero, e un appuntamento imperdibile per gli oltre 90 mila visitatori che ogni anno
scelgono di esserci.
www.skipass.it
- O2rope: febbraio 2014
www.fierabolzano.it/alpitec/
- O2rope: gennaio 2014
Le domande ammesse a contributo sono ripartite per le tre aree individuate dal bando: 22 domande per interventi ricadenti nelle province di Belluno e Treviso; 8 domande per interventi nella provincia di Vicenza; 2 domande per interventi nella provincia di Verona. Sulla base dei criteri stabiliti dal bando, sono state redatte sei graduatorie, suddivise oltre che per area anche per categoria. “Con le risorse assegnate – sottolinea Zorzato – abbiamo potuto dare copertura a tutte le richieste presentate, con il completo scorrimento delle sei graduatorie. E’ una risposta importante ed attesa dai gestori degli impianti, che va a supportare in termini qualitativi l’offerta del nostro sistema turistico”.
La definitiva assunzione dell’impegno di spesa nei confronti dei beneficiari potrà comunque essere effettuata solo dopo l’acquisizione del parere della competente Commissione Europea che ha ancora in corso di valutazione la misura d’aiuto prevista nel bando. A livello nazionale il FSC, ex Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), costituisce lo strumento nel quale si dà unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le aree del Paese e nel Veneto trova attuazione con il programma predisposto della Regione e le risorse messe a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).
“Tra le linee di intervento previste – fa rilevare Zorzato – ne è inserita una specificamente dedicata agli impianti a fune con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità delle aree di montagna attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune dedicati al trasporto di persone. promuovendo la realizzazione di nuove costruzioni e di interventi atti all’innovazione tecnologica di quelli esistenti”.
007-2013.
Attuazione Asse prioritario 4 Mobilità Sostenibile -Linea di intervento 4.2 Impianti a fune.
Miglioramento dell’accessibilità delle aree di montagna anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune
AREA BL-TV:
CATEGORIA A – nuova realizzazione di impianti o sostituzione di impianti già esistenti.
CATEGORIA B – ammodernamento, sistemazione, revisione, rinnovo di vita tecnica nonché riposizionamento di impianti
per la graduatoria completa consultare la pagina: http://www.bellunopress.it/2014/01/01/impianti-a-fune-nel-veneto-assegnati-oltre-24-milioni/
Totale contributi assegnabili
€ 2.678.087,41
- O2rope: gennaio 2014
OLTRE 24 MILIONI DI EURO PER GLI IMPIANTI A FUNE IN VENETOComunicato stampa N° 1 del 01/01/2014
Oltre 24 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), sono stati assegnati dalla giunta regionale a favore degli impianti a fune del Veneto. A darne notizia è il vicepresidente Marino Zorzato, relatore di concerto con l’assessore al turismo Marino Finozzi del provvedimento che finanzia 32 domande pervenute a seguito del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR) n. 84 del 4 ottobre scorso.
Le domande ammesse a contributo sono ripartite per le tre aree individuate dal bando: 22 domande per interventi ricadenti nelle province di Belluno e Treviso; 8 domande per interventi nella provincia di Vicenza; 2 domande per interventi nella provincia di Verona. Sulla base dei criteri stabiliti dal bando, sono state redatte sei graduatorie, suddivise oltre che per area anche per categoria. “Con le risorse assegnate – sottolinea Zorzato – abbiamo potuto dare copertura a tutte le richieste presentate, con il completo scorrimento delle sei graduatorie. E’ una risposta importante ed attesa dai gestori degli impianti, che va a supportare in termini qualitativi l’offerta del nostro sistema turistico”.
La definitiva assunzione dell’impegno di spesa nei confronti dei beneficiari potrà comunque essere effettuata solo dopo l’acquisizione del parere della competente Commissione Europea che ha ancora in corso di valutazione la misura d’aiuto prevista nel bando. A livello nazionale il FSC, ex Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), costituisce lo strumento nel quale si dà unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le aree del Paese e nel Veneto trova attuazione con il programma predisposto della Regione e le risorse messe a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).
“Tra le linee di intervento previste – fa rilevare Zorzato – ne è inserita una specificamente dedicata agli impianti a fune con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità delle aree di montagna attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune dedicati al trasporto di persone. promuovendo la realizzazione di nuove costruzioni e di interventi atti all’innovazione tecnologica di quelli esistenti”.
- O2rope: ottobre 2013
REGIONE APRE BANDO PER CONTRIBUTI AGLI IMPIANTI A FUNE
Comunicato stampa N° 1767 del 27/09/2013
(AVN) – Venezia, 27 settembre 2013
La Regione ha approvato un bando pubblico per la selezione di interventi finanziabili con le risorse stanziate sulla linea di intervento 4.2 “Impianti a fune” dell’Asse 4 “Mobilità sostenibile”del Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC 2007-2013). Lo rende noto il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, relatore del provvedimento di concerto con l’assessore all’economia montana e al turismo Marino Finozzi, precisando che l’obiettivo di questa specifica misura è il miglioramento dell’accessibilità delle aree di montagna anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento degli impianti a fune dedicati al trasporto di persone, promuovendo nuove costruzioni e interventi finalizzati all’innovazione tecnologica di quelli esistenti. Il bando quindi riguarda l’assegnazione di contributi in conto capitale per la realizzazione, la sostituzione o l’ammodernamento di impianti di risalita comprese le relative opere per la difesa dal pericolo delle valanghe.
In questa prima fase attuativa il Ministero per lo sviluppo economico ha accreditato alla Regione del Veneto una prima quota di finanziamento pari all’8% dell’importo complessivo del programma relativo al FSC 2007-2013, riservandosi di accreditare le quote successive al progressivo avanzamento della spesa. Per cui l’importo che sarà possibile erogare verrà definito con un successivo provvedimento regionale una volta che saranno noti gli effettivi stanziamenti complessivamente disponibili.
La Regione ha intanto avviato con questo bando le procedure per l’assegnazione dei contributi – aggiunge Zorzato – e per garantire un’equa distribuzione delle risorse disponibili tra le zone interessate dagli interventi sono state individuate tre aree: 1. area BL-TV che comprende i territori ricadenti nelle province di Belluno e Treviso; 2. area VI che comprende i territori ricadenti nella provincia di Vicenza; 3. area VR che comprende i territori ricadenti nella provincia di Verona. A ciascuna delle tre aree individuate è assegnata una quota parte delle risorse disponibili che tiene conto della consistenza delle infrastrutture presenti sul territorio: il 60% per gli interventi ricadenti nell’area BL-TV; il 20% per gli interventi ricadenti nell’area VI; il 20% per gli interventi ricadenti nell’area VR.
Le domande dovranno pervenire esclusivamente in formato digitale a mezzo posta elettronica certificata (PEC) entro 45 giorni successivi alla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. L'erogazione dei contributi sarà comunque subordinata all'acquisizione del parere preventivo di compatibilità da parte della Commissione europea e potrà essere modificata in conseguenza delle determinazioni assunte dalla stessa.
Per i gestori che intendono realizzare interventi nelle aree sciabili di interesse locale (“stazione local”), ossia con limitato numero di infrastrutture funzionali alla pratica degli sport invernali, sono state previste differenti condizioni d’aiuto. Le condizioni sono: la presenza di stazioni di sport con un numero inferiore o uguale a tre impianti, per complessiva lunghezza inclinata non superiore a 3 km, oppure, la presenza di stazioni di sport con un numero superiore a tre impianti, con un numero di posti letti alberghieri disponibili inferiore o pari a 2.000 e con un numero di pass settimanali venduti, calcolato sui dati medi delle tre precedenti stagioni, non superiore al 15 per cento del numero totale di pass venduti.
Questa differente condizione d’aiuto è tesa a colmare lo svantaggio sofferto dalle stazioni sciistiche minori che non possono godere di quella forza attrattiva pari ai più grossi e noti comprensori sciistici, dove le maggiori potenzialità economiche consentono investimenti tali da offrire strutture innovative, moderne e con standard sempre più elevati.
L’ammontare del contributo, subordinatamente alla decisione che assumerà la Commissione Europea, sarà quindi pari al 20% (ridotto al 10% per le Medie Imprese) dell’importo ammissibile fino al raggiungimento dell’importo massimo erogabile per gli interventi realizzati in aree che non rientrano nella definizione di “Stazione Local”. Sarà invece del 50% dell’importo ammissibile fino al raggiungimento dell’importo massimo erogabile per gli interventi realizzati in aree che rientrano nella definizione di “Stazione Local”.
- O2rope: ottobre 2013
REGIONE APRE BANDO PER CONTRIBUTI AGLI IMPIANTI A FUNE
Pubblicato sul B.U.R. della Regione Veneto n. 84 del 4 ottobre 2013 il bando per l'accesso al finanziamento sulla linea di intervento 4.2 “Impianti a fune” dell’Asse 4 “Mobilità sostenibile”del Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC 2007-2013).
Scadenza del bando: 18 novembre 2013